lunedì 8 ottobre 2018

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


È LA VERA VERITÀ

Spugna e Sapone, Alan Mets (trad. Tommaso Gurrieri)
Edizioni Clichy 2018


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"'Com'è bello fare il morto nell'acqua!' dice Arturo ridendo.
'Che meraviglia riposarsi nel fango!' dice Giulio addormentandosi.
'E ora mettiamoci a prendere il sole' dice Arturo sbadigliando.
'Ron, ron, ron!' fa Giulio.
'Che rumore orribile!' ringhia Arturo."

La scazzottata è nell'aria. Arturo, il lupo, e Giulio, il maiale, se la stanno godendo un bel po'. Al fiume, c'è l'acqua che piace all'uno e il fango che diverte l'altro. Così, uno su una riva e uno sull'altra, passano il tempo.


Ma quanto durano due maschi (ma anche due femmine) in un unico specchio d'acqua senza litigare? E mentre sono lì che se le danno e si dicono di tutto, all'orizzonte appaiono 'due ragazze'. Sono della peggior specie perché sono le rispettive sorelle minori. E non importa essere lupo o maiale, le sorelle vanno spaventate a morte, comunque. Pieni di fango, i due fanno squadra e quelle, vedendoli così imbrattati, fuggono urlando. Ma la sorpresa è lì da venire e si materializza nei due padri che senza troppa delicatezza li ficcano nelle rispettive vasche da bagno e li strigliano a dovere, davanti agli occhi estasiati e crudeli di quelle due sorelle...


Alan Mets e il suo modo di raccontare senza peli sulla lingua è di nuovo in giro. Sempre un po' rasposi, sia nel disegno sia nel testo, i suoi albi sono di norma politicamente scorretti. Non hanno lieto fine, sono spesso caustici oppure, nella migliore delle ipotesi, ironici. Non si fermano davanti alle pruderie dei grandi, chiamano le cose con il loro nome e dicono sempre la vera verità.
E anche questo nuovo titolo, Spugna e Sapone, non sembra fare eccezione. 


La questione qui si concentra su due maschi 'rudi' che sono sempre sull'orlo di fare a pugni 'Cerchi rogna?' 'Tieni, prendi questa!' e che allo stesso tempo sanno essere solidali di fronte all'arrivo inaspettato 'delle ragazze'. E qui si sviluppano, magistralmente in un paio di righe di testo, ulteriori due questioni: maschi e femmine, fratelli e sorelle. Se fossero state due ragazze qualsiasi i due si sarebbero sotterrati nel fango per non farsi vedere e per non farsi criticare, visto come si sono ridotti, ma dato che le due femmine in questione sono le loro rispettive sorelle la prospettiva cambia. Con le sorelle bisogna essere implacabili. Quindi il lerciume che prima era motivo di vergogna ora diventa motivo di orgoglio, anzi di rivalsa. Le due corrono via, inorridite, all'apparenza.
La situazione sembra risolta, ma con le donne non lo è mai in modo definitivo...
Mets però prende tempo e propone un incontro risolutore e definitivo con l'autorità paterna che ristabilisca un po' d'ordine. Giulio e Arturo, di fronte ai due padri infuriati, perdono tutta la loro baldanza e finiscono inesorabilmente sconfitti dentro la vasca. Va da sé che questo sarebbe un finale scontato, e poco metsiano. Infatti arriva il colpo di coda finale con le due femmine che, scambiatesi i fratelli, dichiarano la loro supremazia intellettuale e affettiva al mondo intero. E a quei due non resta che prenderne atto. 


Forse non è il suo miglior libro, l'ineguagliabile Le mie mutande è un'altra cosa, tuttavia anche qui si riconoscono i due tratti che fanno di Mets un grande autore. La sua schiettezza nel raccontare un mondo di anti eroi e il suo disegno scabro. Cool!


Sempre un po' sgangherato e 'sporco' ma efficacissimo e diretto, con quel contorno marcato e tremolante su fondi neutri e spesso con un colore dominante. Incurante delle smancerie, della raffinatezza, della precisione o della strizzatina d'occhio al lettore, grande o piccolo non pare importagli, sa essere dannatamente onesto nel raccontare la vita, così come va davvero.
E meno male che c'è qualcuno che lo fa e qualcuno che lo pubblica.


Carla

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